C’è un posto dove i pensieri si abbassano al livello della pace, tutte le sensazioni entrano in unione tra di loro creandone un’unica di forte intesa armonica, cielo e mare si confondono decidendo così di sparire e allontanarsi, mura palazzi e città perdono la loro reale consistenza, in questo posto preoccupazioni tristezze progetti pensieri spariscono, coperti da una coltre formata di percezioni evanescenti, che non hanno radici nel terreno e non sono nemmeno libere di librarsi, sono emozioni di natura mai provata in alcun luogo, la mente entra in comunione con una realtà diversa, inconsistente ma profondamente tangibile, capace di espandersi come fumo congelato ed avvolgere tutto, tutti. Questo posto è dietro ad un pianoforte, sulla spalliera di un violino, tra i pistoni di una tromba, tra le corde della viola, nei tasti argentati del flauto e del clarino, immerso nelle note e nel più grande metodo espressivo che Ci ha donato, la musica, unica via di rappresentazione per quello che stomaco cuore e membra tutt’insieme cercano di raccontare, esprimere, manifestare al mondo, unico modo per declamare l’amore nei giusti termini.
domenica 29 marzo 2009
venerdì 13 marzo 2009
Su d'una panchina nel cuore di Marzo
Coppie che passano lungo il parco
riscaldato da qualche lampione e
dal chiarore della luna piena,
solitaria in un campo dove le stelle sono spente dalle luci della terra.
Qui non posso che pensare a lei,
la, con la sua mano tra le dita
passeggiavamo senza pensieri
che non finissero che nel domani, convito che tutto si sarebbe sistemato.
Un gruppo di amici, forestieri.
Loro forse non hanno una donna,
ma son felici, pieni di gioia,
forse per la troppa vodka, magari proprio perché han trovato l’amore. Magari.
Ora la primavera è alle porte,
dì lunghi d’un ciel sempre più chiaro.
Addio mie sconsolate nubi,
caro gelido sole non ho gioia per te questa sera, m’ho timore dell’aurora.
riscaldato da qualche lampione e
dal chiarore della luna piena,
solitaria in un campo dove le stelle sono spente dalle luci della terra.
Qui non posso che pensare a lei,
la, con la sua mano tra le dita
passeggiavamo senza pensieri
che non finissero che nel domani, convito che tutto si sarebbe sistemato.
Un gruppo di amici, forestieri.
Loro forse non hanno una donna,
ma son felici, pieni di gioia,
forse per la troppa vodka, magari proprio perché han trovato l’amore. Magari.
Ora la primavera è alle porte,
dì lunghi d’un ciel sempre più chiaro.
Addio mie sconsolate nubi,
caro gelido sole non ho gioia per te questa sera, m’ho timore dell’aurora.
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